Segreto bancario e accordo di Schengen, ovvero L’inutil precauzione
19/05/2005, Francesco Naef, in: Nuova Rivista di Diritto Commerciale e Processuale 2005, p. 30 segg.
È stato sostenuto che, con l'Accordo di Associazione a Schengen avremmo ottenuto un trattato che garantisce il segreto bancario in materia di imposte dirette, cementando così la nostra prassi attuale: anche dopo l'entrata in vigore del Trattato di Schengen, la Svizzera potrebbe rifiutarsi di fornire assistenza giudiziaria in caso di perquisizioni e sequestri nell'ambito delle imposte dirette. Da un punto di vista giuridico, questo non è vero, o almeno è molto discutibile. È più probabile, invece, che abbiamo così seppellito il nostro segreto bancario.